Dreamline

Scorro Youtube e passo davanti a un video di un certo Simone Fini che parla dei un vecchio telefilm, "Attenti a quei due", per cui "l'Italia impazzì". 

Non credo di averlo mai visto, riconosco uno degli attori, Roger Moore, e in effetti non clicco neanche sul video, però mi colpisce il font usato nella copertina. L'altro attore è Tony Curtis.

Il nome della serie è scritto con caratteri compressi dentro una pianta rettangolare, con gli angoli arrotondati e con l'asta della T che in basso si allarga fino a tutta la larghezza della lettera. Una cosa che fa molto anni Sessanta.

Dato che le lettere sono blu con contorno grigio che le unisce, sovrapposte all'immagine, mando solo la a a What The Font e ottengo al volo una risposta soddisfacente: Psych Handlettering Solid, acquistabile su Dafont.

Il font è stato disegnato da Mott Jordan nel 2019, per Mysterlab Media. 

Identifont segnala tra i caratteri simili il Wes Wilson, e questo conferma la mia impressione iniziale: ci siamo già imbattuti in passato nei poster di Wilson risalenti all'epoca degli hippie. 

Anche se la forma della a qui è quella minuscola, il font è tecnicamente un maiuscolo: tutte le lettere hanno la stessa altezza, e normalmente le forme sono quelle delle maiuscole. 

Senonché non si tratta del font usato per la copertina del video: nello Psych le controforme sotto i bracci della T terminano a bottone, ossia ci sono degli uncini sulle grazie di questa lettera, mentre su Youtube le grazie sono praticamente verticali. Nello Psych poi la N ha la forma della maiuscola mentre nell'immagine scelta da Fini la forma è quella della minuscola. 

Faccio un secondo tentativo mandando solo la lettera T. Il primo risultato è Gruvilicious, preso dalla piattaforma Creative Fabrica, che però è molto diverso. 

Il Daydream Inline sembrerebbe andare bene per la forma di base, ma non nella versione. 

Il sito rimanda alla piattaforma Creative Market.

Il motore di ricerca di Google mi indirizza verso Behance. L'autore è Bartosz Wesolek. Noto una n minuscola dalla forma maiuscola, che non corrisponde a quella che si vede su Youtube, ma poi mi accorgo che tra le maiuscole ce n'è anche una identica a quella che si vede nella copertina.

Tutto bene, dunque? Non proprio, perché nessuna delle due varianti della E è come quella che si vede nel video, con grazie anche sul tratto centrale.

Scorro rapidamente la lista dei risultati forniti da What Font Is ma non trovo niente che sia più somigliante.

Il telefilm è stato girato a partire dal 1970. Nell'immagine che si vede su Wikipedia con il titolo in italiano è in uso un font sempre riconducibile all'immaginario di Wilson, ma diverso da quelli visti finora. 

Invece nella pagina in inglese si vede una schermata col titolo originale, "The Persuaders", e qui ritroviamo le lettere compresse in un rettangolo invisibile, e la E con grazie sul tratto centrale. 

A quanto pare è il font usato dagli autori all'epoca. E trattandosi di un prodotto che ha fatto la storia della tv inglese e non solo, qualcuno deve averne parlato.

Cerco con Google, che mi manda proprio su Fonts In Use. 

Il font si chiama Dreamline, ed era prodotto da Mecanorma nel 1969. 

Il sito dice che era basato sul lettering di Alfred Roller, e nomina anche Wes Wilson. 

Designer sempre sconosciuto. 

Non viene indicata nessun'altra fonderia oltre a Mecanorma.

I caratteri simili elencati sono 12, tra cui noto lo Psych Handlettering e uno dal nome curioso: Pinocchio.

Alcuni di questi, come Versacrum NF, hanno le controforme ridotte a una sottile linea bianca che si intrufola all'interno di blocchi neri pressoché rettangolari. 

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