E' morto papa Francesco
Gran parte dell'attività dei giornalisti consiste nel produrre articoli che sono già vecchi un attimo dopo averli letti. Chi conserva il giornale per rileggerlo una seconda volta in giornata? Anzi, alcuni articoli sono già vecchi prima che qualcuno li legga, perché da quando sono stati scritti a quando qualcuno li legge ci sono già stati nuovi sviluppi che annullano tutto quello che è stato detto o previsto nel testo.
Tuttavia ci sono degli episodi che già il giorno stesso si sa che segneranno un'epoca. Perché quando il giornale ripercorrerà la sua storia tirerà fuori le prime pagine degli eventi più significativi, o quando sui libri di storia si ricorderà un certo episodio magari ci sarà anche la foto della prima pagina relativa.
Così in occasione della morte di papa Francesco ho dato un'occhiata sul sito del Post alle prime pagine dei quotidiani italiani di ieri, per rendermi conto delle diverse scelte di impaginazione per una notizia che già si sa che finirà in cornice.
Una cosa che magari in quest'epoca è considerata normale ma a me ha dato una sensazione strana è che anche i tre quotidiani sportivi italiani hanno dedicato l'apertura della prima pagina a questo evento, scelta che non è che mi rende entusiasta. Sì, vabbè, è il papa, ma siede giornali sportivi, che diamine...
La Gazzetta dello Sport riempie la pagina con una foto del papa sorridente che dà una carezza a un bambino e ci scrive sopra "Il campione", in una sorta di Impact maiuscolo in colore blu su fondo celeste, e "di tutti" in serif italico nero nella riga successiva.
Il Corriere dello Sport scrive "Tanto Padre" in caratteri sans in colore rosso. Tuttosport mostra la foto del papa in uno stadio e ci scrive sopra "Campione" in giallo e "del mondo" in bianco alla riga dopo, con ombra delle lettere a destra e in basso per staccarle dallo sfondo.
I giornali principali hanno fatto scelte più sobrie. Il Corriere della Sera ha usato i caratteri Solferino, La Repubblica i caratteri Eugenio, titoli simili, in nero, con uso di minuscole. Usa anche il bel corsivo elegante della stessa famiglia, per la scritta piccola in alto col nome del papa e le date.
La Stampa titola in bianco al disopra di una foto del papa che apre la porta santa. Tra l'altro mi pare che La Stampa abbia rinunciato alla colorazione gialloblu: hanno scaricato l'Ucraina?
Sole 24 Ore, Messaggero e Giornale usano minuscole serif in nero. I primi due interferiscono con le immagini, e aggiungono qualche colore in altri elementi della titolazione (rispettivamente blu e rosso), il terzo tiene il titolo ben distinto dall'immagine, e ci aggiunge un occhiello piccolo in serif all caps con contrasto.
Il Manifesto, Avvenire e il Fatto Quotidiano scelgono il colore bianco per la scritta al disopra di una foto. Senza grazie il primo, con grazie il secondo, sans stretto tutto maiuscolo il terzo, con articoli e preposizioni in dimensioni più piccole rispetto alle altre parole. Bianco anche per la Verità e Libero, tutte le parole nella stessa dimensione.
L'Osservatore Romano invece si presenta "listato a lutto": la prima pagina è circondata da una doppia cornice rettangolare (la linea più esterna più spessa di quella interna), una croce tipografica abbastanza grande a centro pagina, l'annuncio che "il Signore ha chiamato a sé" il Santo Padre spezzato su varie righe in dimensione crescente, le prime in minuscolo le altre in maiuscoletto. La foto si trova in basso, ben distinta dal testo. Insomma, un'impaginazione molto ottocentesca.
Il Foglio titola in rosso. Il Resto del Carlino in sans serif pesanti, bianco ma con contorno nero, sul bianco dell'abito del papa.
La Gazzetta del Mezzogiorno titola in grigio, sans serif stretto all caps su una foto del viso del papa di profilo in controluce davanti a una finestra. Uno scatto usato anche da La Sicilia, ma ribaltato in orizzontale, stavolta con scritta in all caps serif bianco con contorni neri.
L'Unione Sarda usa il giallo per una scritta che si sovrappone ad una foto che finisce anche al disotto della testata del giornale, in lettere bianche. Leggo sceglie il rosso per il sans serif pesante all caps al disopra della foto.
Il Corriere dell'Umbria usa il viola per la prima riga, all caps, e il nero per la seconda, ma il titolo è ben distinto dall'immagine.
Il Mattino di Puglia e Basilicata scrive così tante righe di titoli da coprire quasi completamente la foto scelta: I colori sono giallo per le prime righe e bianco per le altre, ma sempre con un contorno nero abbastanza spesso.
Per quanto riguarda gli altri, le scelte sono abbastanza simili a quelle già viste: o si è usato il colore nero per titoli nettamente distinti dalle foto, oppure si è scritto in bianco al disopra dell'immagine scura, o anche in nero sulla parte chiara dell'immagine.
L'impaginazione più strana è forse quella del Giornale di Sicilia, che ha messo la foto del papa al disopra della testata, riempiendo mezza pagina, mentre il titolo di apertura sta al disotto del nome del giornale.
Oggi ovviamente gli sviluppi della notizia sono ancora di attualità. Stamattina le prime pagine si aprivano con la foto della salma del papa esposta a San Pietro.
Bene o male le scelte sono le stesse. Un tempo la notizia clamorosa meritava titoli cubitali e foto grandi mentre nelle giornate normali c'erano titoli a due o tre colonne. Oggi tutti i giorni il titolo o la foto sono a tutta pagina, anche per notizie di ordinaria amministrazione.
L'Osservatore Romano è ancora listato a lutto. I giornali sportivi hanno ripreso con la loro impaginazione esuberante su notizie di sport. Tuttavia Corriere e Gazzetta hanno la foto della salma del papa in alto, ma non troppo ingombrante. Anche su Tuttosport la prima notizia riguarda la morte del papa, per il fatto che le partite sono state rimandate ai giorni successivi al funerale, ma non ci sono fotografie. La scritta è bianca in un rettangolo blu. Quasi non si nota perché lo sguardo si ferma sulle foto dei calciatori collegati con le notizie circostanti.
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