Lazybones
Giravo su Youtube ho visto un video che aveva messo come immagine di copertina la copertina di un disco, "Stornelli a la romana", "Canta Alvaro Amici".
Lettere in corsivo italico grasso e morbido, mi ricorda alla lontana il Cooper Black. Passo una parola al What The Font. Le scritte sono in colore scuro su fondo chiaro, ma devo gestire un po' i parametri per evitare che il software le consideri tutte attaccate.
Il primo risultato che viene fuori è LazyBones, preso dalla piattaforma My Fonts.
L'anteprima non è aggiornata e mi mostra solo le maiuscole, per giunta abbastanza svolazzanti. Difficile riconoscere da lì il font usato per la copertina del disco, dato che è stata realizzata usando solo le minuscole, anche per il nome del cantante.
Il font è caricato sulla piattaforma sia da Itc che da Urw, evidentemente è un classico.
E infatti il nome che viene proposto nella versione Itc è quello di Edward Benguiat, anche se manca la descrizione e viene indicata solo la data di debutto sul sito, 1 gennaio 2000.
Identifont indica solo due editori, Linotype e Itc, e attribuisce genericamente il disegno al Letraset Type Studio, anno 1972.
Font più simile, secondo il sito: Cooper Nouveau.
Do un'occhiata a Fonts In Use, che ha ben 20 segnalazioni di questo font, ma si guarda bene dal fare il nome di Benguiat in proposito, anzi specifica: "Designers: unknown", disegnatori sconosciuti.
Anche Elsner+Flake ne ha una versione digitale.
Tra i vari usi ne trovo uno in combinazione col Cooper Black che mi era venuto in mente all'inizio. Il Cooper Black è stato usato tutto in maiuscolo, in funzione di stampatello, mentre il Lazybones è stato usato per mettere in evidenza una parola rendendola corsiva.
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