Miao!
Le lingue Hmong vengono parlate in Cina e in alcuni Paesi limitrofi (Birmania, Laos, Thailandia e Vietnam) da circa 7 milioni di persone, secondo Wikipedia.
La famiglia si compone di un numero spropositato di lingue suddivise in vari gruppi: bunu (4 lingue), chuanqiandian (22 lingue), qiandongg (3), xiangxi (2), pa-hng (1).
L'articolo dell'enciclopedia online è solo un abbozzo.
Alcune di queste lingue vengono chiamate miao, che è un nome buffo perché in italiano suona come il verso del gatto.
L'articolo in inglese è intitolato "hmongic languages" ma specifica subito che possono essere chiamate lingue miao.
Non ne avevo mai sentito parlare, ma ho appena scoperto che per una di queste era stata inventata una scrittura da un missionario britannico di nome Sam Pollard, all'incirca nel 1936.
Lo sviluppo in realtà era durato vari anni ed era stato rivisto più volte, ma quell'anno venne finalmente stampata una traduzione del Nuovo Testamento.
Wikipedia dedica all'argomento un articolo in inglese e poche altre lingue, ma non in italiano.
C'è anche una foto di un libro stampato con questo sistema. Le lettere sono composte principalmente da tratti rettilinei e ricordano le nostre lettere LTCA, ma orientate in diverse maniere e con l'aggiunta eventuale di qualche tratto. Sono tutte nella versione maiuscola, ma la particolarità è che tra l'una e l'altra compaiono dei segni aggiuntivi, in apice, pedice, a metà o anche a sovrastare la lettera.
Wikipedia la definisce abugida, o alfasillabario, nel senso che in questa scrittura le vocali sono rappresentate come segni diacritici da aggiungere alle consonanti.
Pollard prese ispirazione dal sillabario Cree che era stato messo a punto da un altro missionario, James Evans, a metà dell'Ottocento per trascrivere la lingua degli aborigeni canadesi.
A quanto pare l'idea venne accolta con favore dalle popolazioni locali, anche perché sembra che esistesse una leggenda che diceva che il popolo una volta aveva una sua scrittura, che però era stata persa e che un giorno sarebbe stata riportata alla luce.
Ancora oggi questa scrittura è usata soprattutto in Cina, mentre altrove la stessa lingua viene trascritta usando altri sistemi. Anche in Cina nel corso del tempo si sono provate soluzioni alternative, tra cui l'uso delle lettere latine.
Visto che la lingua cinese prevede anche i toni delle vocali, questi sono resi variando la posizione dei diacritici.
Wikipedia contiene anche una tabella dei vari simboli, ma è realizzata usando i valori Unicode dei caratteri, per cui gli utenti che non hanno installato il font adatto vedono soltanto quadratini vuoti tutti uguali.
Non so quanti font in grado di supportare questa scrittura siano in circolazione, ma uno è di sicuro facilmente reperibile: il Noto Sans Miao, che fa parte di quella superfamiglia che Google ha messo a punto per supportare tutte le lingue esistenti ed esistite al mondo.
Il file contiene 365 glifi, 4 funzionalità OpenType e supporta 154 caratteri della scrittura Pollard Miao.
Una tabella dei caratteri con traslitterazione, visibile da tutti perché inserita come immagine, si può trovare su Omniglot, dove ci sono anche alcune righe di testo dattiloscritto in scrittura miao + traduzione inglese (ma senza traslitterazione)
Su un sito metodista si può leggere una lunga biografia, in inglese, di Pollard, in cui si parla genericamente della scrittura che aveva inventato e si raccontano anche vari aneddoti sui dieci anni di permanenza vissuti in Cina dal missionario. All'epoca il Paese era povero e arretrato, c'erano ovunque tirannia e disperazione.
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