Gutenberg e la spazzatura AI
Non ho fatto in tempo ad accorgermi che esiste un problema delle immagini storiche prodotte con l'intelligenza artificiale che ho trovato un video appena caricato su Youtube, il 15 maggio, pochi giorni fa.
"Gutenberg's invention of the printing press" è il titolo, caricato da Historicle By AI, un account con soli 27 iscritti, per fortuna.
Dura soltanto pochi secondi, ripetuti anche all'indietro. Dovrebbe mostrare Gutenberg accanto ad una pressa da stampa. E lo mostra mentre con le mani tasta una macchina in legno e metallo che pompa in maniera ritmica. Come se stesse lavorando ad una macchina da cucire elettrica, o a qualche apparecchiatura industriale particolare. E lo fa stando in strada, con le persone che camminano per i fatti loro, mentre chissà chi gli regge davanti un quaderno o una tavoletta con una lettera impressa, forse.
Non si vedono caratteri, non si vedono fogli di carta, tutta l'operazione non ha alcun senso.
Chi ha studiato la storia di Gutenberg prima dell'arrivo dell'intelligenza artificiale sa che cosa non va. Quegli automatismi che si vedono sono stati concepiti nell'Ottocento, al massimo nel Settecento. Gutenberg viveva a metà del Quattrocento.
Non c'erano apparecchiature industriali all'epoca.
Si incidevano i caratteri a mano su un blocchetto di metallo tenuto fermo da una morsa. Si versava del piombo fuso in una forma usando un mestolo per fabbricare in serie le varie lettere. Si prendevano a mano i caratteri dagli appositi scompartimenti, allineandoli in un compositoio tenuto con l'altra mano. Si inchiostrava il testo impaginato battendoci sopra con due tamponi. Ci si appoggiava sopra un foglio. Si muoveva in avanti un carrello e si tirava una leva per premere un piano sul foglio e sulla forma. Tutto qui.
Nessun martellare continuo e automatico. Quello che si vede nel video non ha minimamente niente a che vedere con nessuna delle attività in cui era coinvolto Gutenberg.
I ragazzi che cercheranno informazioni sul web, da ora in poi, si troveranno davanti queste cose insensate. Cosa potranno mai capire? Soprattutto potranno iniziare a pensare che niente conta veramente. O così o in un altro modo, che importanza ha cosa faceva Gutenberg nel Quattrocento?
Tra l'altro Gutenberg cercava di mantenere una certa segretezza su come era fatta la pressa, perché altrimenti chiunque avrebbe potuto fabbricarla uguale e fargli concorrenza. E lo stesso discorso vale per la fabbricazione dei caratteri, che agli albori della tipografia veniva tenuta nascosta agli stessi apprendisti di ogni stamperia. Che senso ha raffigurare un tipografo medievale che lavora in strada davanti a tutti?
Cerco quali altri video sono stati realizzati con l'AI e citano Gutenberg. Ne trovo parecchi, tra gli short.
Molti sono strutturati come documentari, con una voce fuori campo che dice qualcosa, le parole che compaiono scritte a centro pagina e alcune scene che si susseguono.
In uno, Gutenberg viene presentato con lunga barba bianca, vestito di scuro con decorazioni dorate. La presunta pressa da stampa viene mostrata come in oggetto tutto di ferro, come forse sarebbe stato costruito nell'Ottocento, composto da rulli tra cui passa un foglio continuo di carta, con ruote di varie dimensioni.
La vera pressa di Gutenberg non aveva ruote o ingranaggi, a parte la vite centrale, ed era tutta di legno. Non era possibile produrre la carta in rulli con le tecniche dell'epoca, ma solo i fogli singoli.
Seguono immagini standard di vecchie librerie, sempre ottenute con l'intelligenza artificiale.
Un altro video prova a far capire l'estrema importanza dell'invenzione della tipografia
Qui quando viene nominato Gutenberg compare un tale con la barba grigia davanti a un libro aperto su uno strano ripiano di legno, su cui sono allineati dei cubetti forse di legno con delle letterine incise sopra. Sembra che ci sia scritto qualcosa tipo "shit lounnch". E' qualcuno a cui fa schifo il pranzo? Il fatto è che mentre noi diamo per scontato che le immagini e le parole abbiano un senso, ciò che viene prodotto dall'intelligenza artificiale finora è qualcosa di completamente casuale, che non ha senso.
La sovrimpressione salta alcune parole che vengono dette dal narratore.
Come il primo filmato, è presente il template "Contenuti sintetici o alterati".
Se non altro ci risparmia la visione di torchi improbabili.
Altro tentativo di documentario breve: un vecchio in mezzo a tante apparecchiature insensate, con un foglio di carta su cui traccia alcuni segni a matita; un altro vecchio con degli strumenti steampunk che posiziona le mani in maniera tale da non fare niente di preciso. Le immagini successive riguardano l'Ottocento e l'epoca contemporanea, mi danno meno fastidio.
Ne vogliamo vedere un altro? Un tale con la faccia da terrorista afghano scruta con sguardo losco un foglietto che spunta da una serie di rulli. Cambio di scena: un tale con una barba lunga armeggia su una forma tipografica che si trova su una struttura in ferro con delle ruote, appoggiata sul legno. Cambio di scena ed ecco una bislacca macchina di ferro con ruote, appoggiata su un tavolo di legno, manovrata da Gutenberg tra fogli sparsi a terra e fogli che volano, laddove nessuno dei fogli sembra avere nulla a che vedere con quello che esce dalla macchina.
Cambio di scena, ed ecco Gutenberg lavorare in mezzo ad una strada, ammirato da tutti, con una macchina tutta di legno ma con rulli.
Le immagini successive servono seguono lo stesso schema degli altri video: servono per dire che l'invenzione di Gutenberg ha cambiato tutto ed è stata determinante per le epoche successive.
Continuiamo a scorrere gli short di Youtube: "Humanoid Robot Masters Gutenberg's Printing Press". Come la raffigurereste una cosa del genere? C'è un robot tutto di plastica, con la testa di una donna bionda, che abbraccia e si lascia abbracciare da un Gutenberg anziano. Nell'inquadratura successiva c'è solo la bionda, inclinata in avanti su una struttura che sarebbe la pressa. Ho le lacrime agli occhi: per la prima volta si vede la famosa vite verticale del torchio di Gutenberg! Solo che il carrello con la forma è dal lato sbagliato, non c'è verso che possa entrare dove dovrebbe. E non ci sono i caratteri dentro: c'è un libro già rilegato. Cambio di inquadratura, la robot bionda si è raccolta i capelli in una treccia e prova a prendere i caratteri da una cosa che è una via di mezzo tra una cassa e una forma. Per metterli dove? Chissà, da qualche parte fuori dall'inquadratura, perché non regge in mano nessun compositoio e supera una cassa/forma simile. Conclusione del filmato: la bionda bacia il vecchio.
Tra l'altro quando Gutenberg ha inventato la tipografia era cinquantenne, il fatto che avesse la barba non significa che dobbiamo immaginarcelo per forza anziano.
Facciamoci del male: andiamo oltre.
Abbiamo due inquadrature di Gutenberg vicino a strumenti insensati in un altro video dove si vedono altre apparecchiature attribuite ad altre epoche, che in realtà non sono mai esistite. E' grazie a Gutenberg che il luteranesimo si è "allargato come un incendio boschivo", dice la voce fuori campo ("spread like wildfire").
Più si va avanti e più c'è da deprimersi.
Un altro utente ha caricato un video in cui si dice che l'inventore era Johannes Tenberg. Si vedono presse con rulli e rotoli, vecchi barbuti indaffarati in attività senza senso, e via a ripetere che la società moderna ha preso forma grazie all'invenzione della tipografia, con un sottofondo di musica trionfale.
Continuo ad andare avanti di short in short, stupendomi ogni volta per le stupidate che trovo. "AI recreates the birth of the printing press", dice un altro video. E fa vedere una pianocilindrica ottocentesca al disotto di un baldacchino di legno, e poi dei soldati con l'elmetto della prima guerra mondiale che versano del metallo fuso da enormi tazzine dentro enormi stampi.
Devo continuare? No perché di video del genere ce ne sono a bizzeffe. Mi domando se facciano parte tutti di un unico progetto. Tanto con l'intelligenza artificiale ci vuole pochissimo tempo a prepararne uno. E tutti non ottengono commenti e al massimo uno o due mi piace. Le visualizzazioni sono solo una manciata.
Quello più inquietante si intitola: "Scioccanti segreti dietro l'invenzione di Gutenberg rivelati". I personaggi qui sono bambini e adulti disegnati come in un cartone animato per bambini in 3D. E' rivolto ai bambini, quindi, attirerà i loro click. Solo che hanno tutti la faccia preoccupata o scioccata. Perché? Cosa c'è di scioccante nell'invenzione della tipografia?
"L'invenzione di Gutenberg della pressa da stampa non era solo un prodotto dell'innovazione, ma il risultato di segreti accuratamente conservati passati di generazione in generazione", dice la voce fuori campo. "Questi segreti conservati in stanze nascoste e sussurrati tra i pochi prescelti sono stati la chiave per avviare una rivoluzione che avrebbe cambiato il corso della storia per sempre". Quali segreti? "Alla luce tremolante delle candele e l'odore di muffa di vecchie pergamene Gutenberg ha lavorato duramente in solitudine, fabbricando meticolosamente con le mani gli strumenti che avrebbero portato in vita la sua visione", e vengono inquadrati degli ingranaggi, che non c'entrano nulla. "Mentre l'inchiostro si asciugava sulle prime pagine stampate i sussurri dei segreti dietro l'invenzione di Gutenberg cominciarono ad espandersi come un incendio boschivo, spargendo curiosità e paura in egual misura tra coloro che li sentivano". Facce di bambini spaventati.
Se questo testo lo avesse scritto una persona sarebbe una persona ben disturbata. Cavolo! Se devi spiegare la stampa ai bambini parli loro di Topolino o del Giornalino; perché parlare di segreti spaventosi? Quando le scolaresche entrano nei musei della stampa subito le si fa giocare con le letterine per comporre parole. Luce tremolante delle candele? Non può essere che Gutenberg lavorasse di giorno accanto alla luce del sole che entrava dalla finestra?
Quasi tutti i filmati che ho trovato sono short.
L'unica eccezione è un filmato di quasi tre minuti dal titolo: "From Gutenberg to AI: Shaping the information age".
Il laboratorio di Johannes Gutenberg viene nominato soltanto nella prima frase. L'immagine scelta rappresenta un posto pieno di cose dove ci sono varie persone indaffarate a fare qualcosa. Il tono è ipnotico e la musica di sottofondo pure.
L'impressione che ne viene fuori da tutto ciò è molto sgradevole.
I filmati che preferisco sono quelli fatti nello stile di Mark Barbour, curatore dell'International Printing Museum di Carson, California. Non c'è il montaggio frenetico professionale, ma c'è l'umanità e la competenza di chi li ha realizzati. E se anche ci fosse qualche inesattezza poco male, non fa gran danno perché l'atteggiamento è quello giusto.
Barbour sa far funzionare la pressa di Gutenberg. Chi si affida all'intelligenza artificiale non la sa neanche riconoscere quando la vede.
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