Gutenberg e l'intelligenza artificiale
Ieri mi ha dato particolarmente fastidio trovare sul sito Smarter German un'immagine dell'inventore della tipografia Johannes Gutenberg generata dall'intelligenza artificiale.
Sembrava una stampa antica, a colori, di sicuro una cosa che non può realizzare chiunque con carta e matita, peccato che la mano dell'inventore era deforme e non aveva il numero giusto di dita.
Peccato soprattutto che anziché essere ritratto accanto a un torchio tipografico, l'inventore tedesco era ritratto accanto a un apparecchio totalmente insensato, dotato di una ruota a quattro raggi verticale e di rocchetti di nessuna utilità.
Dall'alto spuntava un foglio ricurvo, come se venisse fuori da un rotolo, solo che non c'era nessun rotolo.
Non si avvicina neanche lontanamente al torchio messo a punto da Gutenberg, dove i fogli venivano disposti su un piano orizzontale che veniva fatto scorrere sono un altro piano collegato ad una vite da cui partiva una lunga leva.
A peggiorare il mio umore arrivava il testo dell'articolo presente nella stessa pagina, in base a cui "alcuni resoconti storici suggeriscono" che la vera pressa di Gutenberg, ancora oggi esistente "potrebbe trovarsi nel museo Gutenberg di Magonza in Germania", cosa che non è assolutamente vera.
La stessa immagine sta circolando su vari siti web: passandoci sopra mi si attiva il pulsante per eseguire la ricerca per immagini di Bing da cui vengono fuori sei siti: Couriernational.ro, StoryChronicles.com, Kashtan.news, Encuadernacionsebastianrv.es, Nic.pressbooks.pub, e ceciliadaily.com.
Ma il motore di ricerca fa di peggio: mi suggerisce anche le immagini simili che si trovano su altri siti web.
Ad esempio il sito Ancient Pages nella pagina dedicata al 23 febbraio ci mette una foto di Gutenberg accanto ad un macchinario di metallo, con ruote verticali e forse ingranaggi, che sembra più ottocentesco che quattrocentesco. Qua e là ci sono dei fogli o delle scritte, ma apparentemente non c'è modo di montare i fogli nella macchina.
L'articolo sembrerebbe del 2017, ma immagino che l'immagine sia stata aggiunta dopo: nel 2017 non c'era l'IA, e un qualsiasi artista umano mai e poi mai avrebbe pensato di realizzare un'illustrazione così insensata.
L'articolo è dedicato al giorno in cui Gutenberg ha stampato la prima Bibbia: il 23 febbraio.
Nel testo non si parla dei tempi di realizzazione, ma indicare un giorno preciso per la stampa della prima Bibbia è un'altra cosa senza senso. Ci vollero tre anni per stampare tutte le 180 copie che vennero realizzate. Questo non significa che l'ultima fu stampata dopo tre anni, ma che tutte furono complete dopo tre anni. Questo perché Gutenberg componeva, lettera per lettera il testo di una pagina e poi stampava tutte e 180 le copie necessarie. Poi scomponeva il tutto e utilizzava gli stessi caratteri per comporre il testo di una pagina successiva. Secondo alcuni studiosi all'inizio Gutenberg era in grado di lavorare solo con due pagine alla volta: quella in fase di stampa e quella in fase di composizione. Altri parlano di cinque pagine alla volta, per un totale di circa 15 mila caratteri mobili prodotti.
La Bibbia di Gutenberg è composta da 1282 pagine. In tre anni ci sono un migliaio di giorni feriali, per riuscire nell'impresa bisognerebbe comporre e stampare tutte le copie di una pagina ogni giorno.
Wikipedia in italiano dice che la Bibbia venne "realizzata a Magonza a partire dal 23 febbraio 1453", ma non fornisce ulteriori informazioni. Cita però la fonte: una pagina del sito Festival del Medioevo in cui si legge: "Il 23 febbraio 1455 esce il nuovo libro" e "Il 23 febbraio 1455 la Bibbia a 42 linee fa dunque il suo debutto a Francoforte".
Insomma, nel sito non si parla mai della data di inizio, ma della data di pubblicazione e per giunta di due anni dopo rispetto a quello che dice Wikipedia, citando come fonte il sito stesso.
Che pasticcio è questo?
Altri siti web riportano la stessa informazione superficiale. EWTN ad esempio titola: "Il 24 febbraio del 1455 veniva stampato il primo libro della storia". E nel testo invece dice: ""Il 23 febbraio 1455 Johannes Gutenberg ... completò la stampa della Sacra Bibbia".
Eroica Fenice invece dice che "Il 23 febbraio 1455 viene dato alla stampa il primo libro della storia occidentale".
Ma torniamo alle immagini. Il sito Cuales.es, in lingua spagnola, pubblica un'immagine di Gutenberg vicino alla sua invenzione.
Qui la forma di base c'è: un tavolo di legno, con sopra due pilastri in legno uniti da travi con una specie di vite al centro. Solo che sul piano c'è una strumentazione che sembra più quella di una stampante da ufficio, o comunque qualcosa con dei rulli.
A lato ci sono ruote collegate da cinghie in maniera impossibile. In alto c'è qualcosa che forse potrebbe essere stato attinto da una stampante 3D, con una rotella completamente inutile in alto.
Non si vede l'ombra di un foglio.
L'inventore regge nella mano un oggetto, che non si sa cosa sia. Questo perché in alcune statue che gli sono state dedicate, Gutenberg tiene in mano dei caratteri tipografici molto grandi, con le lettere ben visibili.
Andiamo a leggere il testo che c'è scritto accanto.
"Gutenberg innovó al usar moldes de madera para cada letra del alfabeto, rellenados posteriormente con hierro, creando los primeros tipos móviles".
Non parlo spagnolo ma la cosa non mi convince. "Moldes de madera" significa stampi di legno, "rellenar" vuol dire riempire e "hierro" è ferro.
Mi pare di capire che Gutenberg versasse ferro incandescente in stampi di legno. Ommmioddio!
Nella stessa pagina ci sono raffigurazioni di altri malcapitati inventori, tra cui il nostro Galileo alle prese con rotelle inutili e un presunto orologio tascabile. Mah...
Su Me Printer vediamo un Gutenberg vecchio e corrucciato, accanto a una presunta macchina ottocentesca in metallo da cui esce un foglio su cui lui scrive a penna con entrambe le mani, una penna per ogni mano.
Già che ci sono faccio una ricerca anche con Google. "Gutenberg AI".
Il primo risultato è tratto da un lungo articolo pubblicato su Medium. C'è un tale vestito come un profeta biblico alle prese con un oggetto indeterminato su cui scorrono venature di fumi al neon luminosi.
Non mi sconvolge più di tanto.
L'articolo comincia dicendo che Gutenberg "immaginò una novità rivoluzionaria: una macchina che avrebbe democratizzato la parola scritta e dato potere alle masse".
In effetti difficilmente Gutenberg ha immaginato qualcosa di tutto ciò, dato che si dedicò a stampare una grammatica latina, un appello alla crociata, le indulgenze e una sacra Bibbia.
Ma pazienza.
Il Gutenberg vecchio, depresso e con l'occhio storto alle prese con una macchina che sembra un grosso motore ricoperto di segni magici lo troviamo al secondo posto, attinto dal sito Adobe Stock con la dicitura: "Contenuto ottenuto con intelligenza artificiale generativa non basato su persone reali".
Al terzo posto troviamo un articolo di Science Writer intitolato "OpenAI è il Gutenberg del ventunesimo secolo?" Qui hanno preso l'immagine del Gutenberg con le dita sbagliate e la macchina coi rocchetti e l'hanno sovrapposto ad una serie di 0 e di 1 in un font anticheggiante.
La didascalia recita: "Un rendering ottenuto con l'intelligenza artificiale che raffigura Johannes Gutenberg con una macchina che vorrebbe essere una macchina da stampa" ("intended to be", in inglese); "L'intelligenza artificiale generativa spesso prende delle allucinazioni, aggiungendo dita supplementari nelle immagini o inventando fatti e citazioni nella generazione dei testi". Non dice che assembla i pezzi a caso visualizzando macchine completamente diverse da quelle reali, né spiega perché l'autore ha deciso si pubblicare su un sito scientifico un'immagine completamente falsa.
Varie piattaforme di IA generativa ci forniscono i risultati più disparati. Tra queste Night Café e Freepik.
Su Night Cafè troviamo un altro finto Gutenberg, alle prese con una macchina di cui si vedono solo manopole a forma di ruota, in ferro, montate su supporti di legno accanto al tubo di una stufa.
Sul ripiano è appoggiato un libro di cui si vede una pagina suddivisa in tre colonne di cui quella centrale stretta, e un'altra col testo in due colonne.
Ancora su NightCafé: "Johannes Gutenberg opperating the first wallpaper printer". Stampa carta da parati?!?
In realtà no. L'anzianissimo inventore si trova in una biblioteca piena di libri, vicino ad un mobile in legno, una via di mezzo tra un pianoforte e un pulpito, da cui esce un grande foglio con tre colonne di testo, quella centrale stretta.
Se non altro c'è una leva, anche se non è collegata con nessun pesso che si possa muovere.
E poi, stessa piattaforma: Gutenberg alle prese con una specie di organo da cui esce un grande foglio che tocca dei rulli.
Gutenberg rabbino alle prese con una macchina steampunk.
Gutenberg e altri vecchi barbuti attorno ad una pressa aperta da tutti i lati sotto una specie di bobina-canna fumaria.
Su Freepik invece troviamo un'immagine intitolata "Johannes Gutenberg l'inventore stampa pagine sulla sua pressa da stampa".
In questo caso abbiamo un rullo tipo torchio calcografico, ma senza leve per girarlo, montato su un supporto di legno, ma senza il piano scorrevole, con un foglio arrotolato intorno in maniera blanda.
Di nuovo su Freepik si trova un Gutenberg che stampa pagine con una cosa che somiglia a quelle presse che servivano per strizzare i panni un tempo.
Oppure ce n'è un altro alle prese con qualcosa che sembra una macchina fonditrice ottocentesca, a parte il fatto che i pezzi sono disposti completamente a caso.
In un'altra raffigurazione si vede qualcosa tutta di legno ma senza leva e vite, su cui sono esposti ad asciugare dei fogli e da cui sembra venire fuori il libro già bello e rilegato.
Insisto: Gutenberg e altri due imprecisati personaggi barbuti sono alle prese con qualcosa che ha una puntina mobile che scorre sulla pagina. Una stampante 3D?
E poi Gutenberg alle prese con un rotolo di carta stampato che passa attraverso dei rulli.
Almeno Freepik aggiunge un'etichetta su tutte le immagini per dire che sono state generate dall'Intelligenza artificiale.
In un'illustrazione pubblicata su Linkedin Gutenberg che sembra digitare sulle pagine cartacee di un quotidiano ottocentesco come fossero una tastiera, vicino a una cosa che è una specie di telegrafo-proiettore con degli eccentrici e una lanterna.
Per fortuna da Google non viene fuori l'immagine che avevo pubblicato su questo blog qualche tempo fa, quando in prima persona avevo testato Gemini per vedere che cosa ne usciva.
Non dovrebbe essere illegale pubblicare qualcosa del genere?
Sarà mai possibile inventare un sistema per pulire la rete di tutta questa spazzatura?
Oppure tra qualche anno ci troveremo così inondati da questa robaccia da non avere più la possibilità di capire veramente da dove veniamo?
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