Linoleografia con una Albion

La linoleografia è una tecnica di stampa usata in ambito artistico. Si prende una lastra di linoleum, materiale usato per realizzare pavimenti, ci si fa sopra un disegno rispecchiato e si incide con gli appositi strumenti in tutti i punti in cui non sono presenti le linee del disegno. A questo punto si inchiostrano le parti in rilievo, ci si appoggia sopra un foglio e si esercita una pressione sull'altro lato per far sì che l'inchiostro aderisca al foglio. 

Con questo sistema è possibile ottenere un certo numero di copie dello stesso disegno prima che il materiale si deteriori e la qualità del risultato diminuisca.

Di solito gli artisti numerano e firmano ciascuna delle copie che poi mettono in vendita.

Per esercitare la pressione sul foglio non è necessaria un'attrezzatura particolare: si può usare il vecchio sistema di strofinare la parte superiore del foglio, anche utilizzando un semplice cucchiaio. E' un processo che richiede tempo, perché bisogna assicurarsi di esercitare pressione uniforme su tutta la superficie, altrimenti alcune parti del disegno verranno fuori scolorite o non verranno affatto. 

L'altro sistema invece prevede di utilizzare una pressa tipografica, dato che sia la linoleografia che la tipografia si basano sullo stesso principio, quello della rilievografia. L'inchiostro che passa sul foglio, in entrambi i casi, è quello che è stato applicato sulla parte in rilievo. Nel corso del tempo sono state inventate tecniche di stampa diverse: la calcografia, dove l'inchiostro che passa sul foglio è quello che resta nelle parti incavate di una lastra, e la planografia, dove invece l'inchiostro che rimane è quello che si lega con le parti di una superficie piana che sono state trattate in qualche maniera (ad esempio la litografia). 

In un video che si può vedere su Youtube un'artista usa addirittura una pressa Albion, progettata nel 1876. 

Si tratta di un modello iconico nella storia della tipografia. Il suo schema di funzionamento era lo stesso dei tempi di Gutenberg: i caratteri in rilievo venivano appoggiati su un piano orizzontale, mentre l'operatore tirava una barra verso di sé, la quale spingeva un altro piano verso il basso sul foglio. 

A differenza rispetto alla pressa di Gutenberg, questo strumento era costruito in metallo anziché in legno, e questo comportava maggiore precisione e durevolezza. 

All'epoca erano già in uso presse azionate dall'energia del vapore, costruite secondo schemi completamente diversi, ma presse come questa continuavano ad essere utilizzate nei laboratori più piccoli e nelle tipografie lontane dalle grandi città dove era difficile trovare pezzi di ricambio prodotti dalle industrie. Su queste presse c'era poco che si potesse rompere e che non potesse essere riparato anche da un artigiano locale. 

Nel video viene spiegata anche la differenza tra presse tipografiche e calcografiche: le presse calcografiche seguono uno schema completamente diverso. Il componente centrale è un rullo, sotto il quale scorre un piano su cui viene appoggiata prima la matrice inchiostrata e poi il foglio. 

La pressa Albion era stata progettata per stampare usando i caratteri tipografici. Per poter stampare sul linoleum, l'artista ha dovuto prima fare in modo di rialzare il piano all'altezza dei caratteri, che era maggiore.

Dice l'artista che il linoleum è alto solo 3 millimetri circa. Il fatto che dia la misura in millimetri ci fa capire che è britannica: in America si usa misurare in pollici. L'altezza dei caratteri rispetto al piano da quelle parti era di .918 pollici, cifra iconica tanto che alcuni anni fa alcuni appassionati avevano indetto la giornata dell'altezza del carattere fissandola al 18 settembre, 9-18 secondo la loro notazione in cui viene scritto prima il mese. 

0,918 pollici corrisponde a circa 23 millimetri. Questo significa che per stampare col linoleum il piano della pressa deve essere rialzato di circa 2 centimetri. 

Sul letto su cui è appoggiata la matrice in linoleum è fissata una cornice mobile sulla quale verrà applicato il foglio. Su questa cornice sono fissati dei riferimenti che serviranno a sistemare il foglio con estrema precisione, tenuto conto del fatto che per ottenere un disegno usando diversi colori è necessario eseguire varie stampe successive, per cui è richiesto un allineamento molto accurato.

In questo video non possiamo vedere la pressa in azione, ma questa è solo la diciassettesima puntata di una serie: nel ventesimo episodio finalmente vediamo la dimostrazione di come funziona la Albion, mentre nei video intermedi viene spiegato come posizionare il foglio e fissare i riferimenti.

La fase di inchiostratura richiede impegno. L'inchiostro va preparato su una superficie lucida appoggiata su un banco, poi trasferito su un rullo in maniera uniforme, e poi dal rullo su tutta la superficie del disegno in rilievo realizzato sul linoleum. Le presse automatiche che vennero inventate dall'Ottocento in poi avevano un meccanismo di inchiostratura automatico, con vari rulli che prendevano l'inchiostro da un piatto girevole e lo passavano sui caratteri con un solo passaggio in avanti e indietro tra una stampa e l'altra. 

Per regolare la pressione che verrà esercitata sul foglio, si possono interporre tra il foglio e la platina alcuni altri fogli di carta.

L'artista non ha nessuna fretta di portare a termine il lavoro e inoltre si tratta di un video educativo in cui vengono spiegati tutti i dettagli. Nella realtà la pressa Albion veniva utilizzata per stampare libri in grandi tirature o addirittura giornali. Dobbiamo immaginare che i tipografi all'epoca la facevano lavorare a ritmo sostenuto. Di solito c'erano due operatori addetti a una pressa del genere: uno addetto all'inchiostratura e l'altro al posizionamento dei fogli, allo spostamento del carrello e alla trazione della leva. 

La Albion venne costruita a Londra a partire dal 1820. 

Negli Stati Uniti nello stesso periodo veniva utilizzata la pressa Columbian, che però funzionava sulla base di un meccanismo più complesso. Un'altra concorrente era la pressa Stanhope, pure di fabbricazione britannica.

Le Albion continuarono ad essere prodotte fino agli anni Trenta del Novecento, in varie dimensioni.

Fino a metà dell'Ottocento erano usate anche per la stampa di libri, mentre in seguito vennero usate come tirabozze o per stampa di volantini, manifesti e altri lavori del genere. 

Wikipedia ha un articolo dedicato alla Albion soltanto in lingua inglese. 

Dice l'enciclopedia che prima venne progettata la Stanhope, poi la Columbian che si ispirava agli stessi principi, infine la Albion che invece si basava su una maggiore semplicità. 

La complessità della Columbian serviva a stampare con una singola trazione della leva anche su superfici grandi, come le pagine di giornali che si vendevano all'epoca, . 

Una riproduzione della Albion in vendita si può trovare sul sito Harry Rochat. Il costo è di 13 mila sterline, a cui vanno aggiunti Iva, consegna e montaggio.

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