350 dollari per l'affondamento del Titanic

E' in vendita su Ebay una copia del St. Louis Post-Dispatch del 16 aprile 1912 che parla dell'affondamento del Titanic. 

Il prezzo è di 350 dollari, più una trentina per le spese di spedizione.

Il titolo d'apertura è "1302 vite perse quando il Titanic è affondato; 868 salvati". E' scritto in caratteri senza grazie molto stretti, la O ha due tratti verticali paralleli rettilinei separati da una controforma larga pressoché quanto i tratti stessi. 

Il giornale ha una testata poco appariscente fatta di caratteri sans serif non troppo pesanti né fantasiosi. Noto che nella C o nella S c'è qualche tratto che tende ad essere rettilineo, ma niente di che. Sia nella testata che nel titolo vengono usate solo lettere maiuscole, mentre nel sommario sottostante ci sono le prime minuscole, in un serif grassetto con contrasto. Le prime righe sono larghe tutta la pagina. A centro pagina abbiamo varie foto in bianco e nero: una panoramica della nave larga sei colonne, sotto ci sono fotografie di iceberg, della nave vista da dietro e di una passeggera famosa. Le foto sono dotate di cornicetta, una di loro è inclinata come se fosse stata buttata lì distrattamente, l'ultima invece ha il contorno ellittico trattandosi di un ritratto. 

Al disotto, il testo è suddiviso nelle colonne di larghezza normale, tranne a destra dove c'è una colonna di larghezza doppia. 

Il sito mostra anche alcune foto scattate alle pagine interne del quotidiano. Ovviamente l'attenzione è sugli articoli che riguardano la tragedia ("I passeggeri di prima classe avevano una ricchezza totale di $1,000,000,000"), ma tutto intorno possiamo vedere tante pubblicità illustrate, con uomini e donne che indossano vestiti dell'epoca, oppure pubblicità di scope, scarpe eleganti da donna, abiti da bimbo, pavimenti e tappeti. In questo caso non si tratta di foto, ma solo di disegni.

C'è una pubblicità della Coca Cola e una striscia di fumetti. 

Tra le rubriche, noto quella con nome e cognome di chi si sposa, nasce e muore. 

Il titolo di apertura è meno ingombrante di quello che mi aspettavo. Facendo una stima arbitraria, potrebbe essere qualcosa oltre i 70 punti tipografici. 

Quel tipo di caratteri senza grazie è tipico delle prime pagine dei giornali americani. In Europa credo si usasse qualcosa di più fantasioso, ma comunque troviamo caratteri rétro anche sul giornale di Saint Louis: il sommario è in caratteri serif che ricordano un po' il liberty, mentre il sans serif che vediamo sulla sinistra ha contrasto tra i tratti, qualcosa che non è ben visto al giorno d'oggi per quell'uso lì. 

Sul web trovo la prima pagina del giornale francese Le Petit Parisien del 16 aprile 1912. 

Qui ci troviamo davanti a un formato di pagina più piccolo, a sole 6 colonne. 

La notizia del Titanic ha un titolo a due colonne, sulla quarta e quinta: "I più grande transatlantico del mondo urta un iceberg davanti a Terranova". E sotto c'è la fotografia della nave. 

Tutti gli altri titoli sono da una colonna soltanto. 

Anche qui abbiamo caratteri senza grazie molto stretti, con la controforma della o che è solo una fessura verticale. Vengono usate le minuscole. Il titolo è diviso su due righe, l'occhio medio sarà almeno due righe e mezzo di testo degli articoli. 

La testata del giornale è in caratteri slab dall'aspetto un po' impacciato, secondo i nostri standard. In particolare la lettera t ha una parte superiore molto insolita, con una linea concava che congiunge un segmento verticale ad un breve segmento orizzontale. 

Un'altra prima pagina che si può vedere sul web è quella del New York Times. Il giornale newyorkese è famoso in tutto il mondo per il suo stile di impaginazione contrapposto a quello dalla stampa scandalistica, dove si preferiscono i titoloni a caratteri cubitali. Qui il corpo del titolo non diventa mai troppo grande, ma comunque fa effetto. Abbiamo un titolo a tutta pagina suddiviso addirittura in tre righe da circa sette parole ciascuna, tutto in maiuscolo. Sotto troviamo, centrata, una foto della nave scattata a Belfast, larga cinque colonne su sette, e poi il ritratto del capitano, a larghezza due colonne. 

Il resto ella pagina contiene testo in piccole dimensioni, e anche la lista parziale dei sopravvissuti. 

Un'altra prima pagina che si può vedere sul web è quella del Secolo, un giornale di cui si è persa la memoria ma che all'epoca era uno di quelli più all'avanguardia in Italia, facendo uso di cronisti, titoloni, e concorsi a premi per attirare più lettori possibile. 

Qui il titolo dice: "Il più disastroso naufragio della storia", il numero è quello del 17 aprile. Il font usato è molto nero e con lettere dalle forme liberty, nulla a che vedere col font usato a Saint Louis. Anche la riga sottostante è in un font dalla forme rétro. 

A centro pagina una foto della prua della nave, qua e la ritratti di passeggeri, la foto di un iceberg, una cartina con la rotta seguita, tutto ben distanziato. All'interno degli articoli, piccoli titoli in neretto o in caratteri molto stretti e alti. Una composizione molto equilibrata. 

La testata del Secolo è in caratteri egizi ben spaziati tra di loro, una scelta insolita secondo i nostri gusti, in un font che al giorno d'oggi è anche difficile da ritrovare. 

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