Specimen di Ludovico Degli Arrighi

Sul sito della biblioteca della Columbia University si può vedere uno specimen dei caratteri corsivi realizzati sulla base della calligrafia di Ludovico Degli Arrighi all'inizio del Cinquecento. 

Mentre le minuscole hanno un aspetto calligrafico, le maiuscole sono normali romane lapidarie, o stampatelle. 

Le lettere singole occupano le prime due righe, ma le successive nove righe mostrano accoppiamenti di lettere, o anche gruppi di tre lettere o più. 

Sono legature? In alcuni casi sembra evidente: troviamo per esempio lettere come f e p che hanno un tratto che si allunga all'indietro, al disotto della lettera che precede, quindi è possibile che siano state realizzate sullo stesso fusto. 

Ma troviamo anche sillabe come mo, no, ro, so, to e così via, dove non ci sono sovrapposizioni. 

Nella parte inferiore della pagina troviamo uno stemma al centro in una cornice rettangolare, che raffigura un albero e un serpente. Sono presenti delle lettere tutto intorno, ma non riesco a decifrare la scritta. 

Sulla sinistra si legge il Padre Nostro, sulla destra l'Ave Maria e un'altra preghiera. Interessante il fatto che le parole di queste due preghiere non sono uguali a quelle che conosciamo noi, tanto che si riconoscono a malapena. "Dacci oggi il nostro pane quotidiano" diventa "Dà hoggi a noi la cotidiana manna". "Prega per noi peccatori" invece è "porgi i tuoi dolci prieghi inanzi a lui per noi che siamo erranti e peccatori". 

Dice la descrizione presente sul sito che i caratteri di Arrighi sono poi stati usati come base per il corsivo del Centaur di Bruce Rogers. 

Wikipedia in italiano dedica un articolo a Ludovico Degli Arrighi. 

All'inizio del Cinquecento lavorava come amanuense presso la cancelleria apostolica di Roma, con l'incarico di trascrivere in bella calligrafia i brevi pontifici.

Scrisse un trattato sulla calligrafia, iniziò poi ad occuparsi di stampa nel 1523. 

Fondò una società tipografica, detta del Palatino, insieme all'incisore Lautizio Perugino, che durò solo due anni. 

Il corsivo che realizzò fu molto imitato in Francia. 

Dice Wikipedia che, a confronto con l'italico realizzato da Griffo per Manuzio, nel corsivo di Ludovico degli Arrighi mancano legature tra un carattere e l'altro, c'è spazio maggiore tra una riga e l'altra, ci sono maiuscole leggermente più alte e minuscole di dimensioni pensate appositamente per la stampa. 

L'inclinazione invece è la stessa, 8-10 gradi. 

Non si hanno notizie precise sulla sua morte, fatto sta che non si hanno più sue notizie dal 1527, quando Roma fu saccheggiata dai lanzichenecchi. 

L'italico di Griffo risale al 1500 circa.

L'articolo di Wikipedia dedicato al corsivo non nomina Ludovico degli Arrighi, ma include una pagina di un libro stampato coi suoi caratteri nel 1522, che può essere confrontato col corsivo usato da Manuzio nel 1501 per stampare un opera di Virgilio. 

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