Blueprint

Una blueprint è una riproduzione di un disegno tecnico o progetto ingegneristico ottenuto usando un sistema di stampa su fogli fotosensibili. Il sistema è stato introdotto da un certo Sir John Herschel nel 1842. 

"Il processo è stato largamente usato per oltre un secolo per la riproduzione di disegni usati nell'edilizia e nell'industria", dice Wikipedia in inglese. Con questo sistema era possibile produrre un numero illimitato di copie. 

Il nome blueprint deriva dal fatto che lo sfondo del foglio è blu mentre le righe che compongono il disegno sono bianche. Non era possibile stampare colori o sfumature intermedie. 

Ma questo sistema era usato anche in Italia? Possibile, solo che manca un articolo in lingua italiana dedicato all'argomento.

Se cerco "blueprint" con Google, il motore di ricerca mi risponde con l'AI Overview che la parola corrisponde all'italiano "cianotipo". Wikipedia ha una voce in italiano dedicata alla cianotipia, tecnica inventata da Sir John Herschel, ma mostra in gran parte esempi che non hanno nulla a che vedere col disegno tecnico. 

Solo in un caso viene mostrato un progetto architettonico realizzato in Canada nel 1936.

Nella versione inglese compaiono solo immagini di disegni tecnici.

A quanto pare in quella lingua la parola blueprint è entrata nell'uso comune come sinonimo di progetto ingegneristico, ed è usata anche oggi che la tecnica propriamente detta è stata abbandonata. 

Si può dire che un architetto ha presentato il blueprint per il nuovo edificio, dove la parola "blueprint" va tradotta come "progetto" anche se ovviamente si tratta di un normale file sul computer. Di più: la parola può indicare un piano dettagliato o una strategia in generale, anche se non ha nulla a che vedere col disegno. Si può parlare del blueprint di una campagna di marketing da parte di una azienda per riferirsi al piano elaborato dall'azienda in quell'ambito. 

La pagina di Wikipedia in inglese dedicata a Herschel dice che lui è l'inventore della cianotipia, ossia dei blueprints, e che si occupò di fotografia, ma non mostra foto di nessun cianotipo. 

Chiedo a Copilot qualche informazione più precisa. L'IA di Microsoft mi risponde che Herschel era un inventore, non realizzò cianotipi artistici ma usò la tecnica per riprodurre tabelle matematiche e dati astronomici. 

L'IA fa il nome di Anna Atkins, botanica e fotografa britannica, che pubblicò un libro contenente immagini di alghe, piume e piante, realizzate in cianotipia. Sarebbe quello il primo libro fotografico mai realizzato, nel lontano 1843, l'anno successivo a quello dell'invenzione della tecnica. 

A domanda esplicita Copilot dice che la tecnica usata dalla Atkins è la stessa che si usava per i progetti architettonici o industriali. La Atkins appoggiava piante o alghe sul foglio fotosensibile, ed esponeva il tutto alla luce solare. Laddove il foglio era scoperto diventava blu, mentre sotto la pianta restava bianco. 

Invece in architettura e ingegneria si ricalcava il disegno a mano su un foglio trasparente. Si sovrapponeva questo alla carta fotosensibile. Dove c'erano le linee la carta restava bianca, dove non c'erano diventava blu. 

In effetti Wikipedia in italiano mostra una foto di un cianotipo della Aktins. Si vede l'alga bianca su fondo blu. In effetti non è vero che mancano le sfumature intermedie: alcune delle foglie sono più scure di altre, forse perché erano più lontane dal foglio o più trasparenti. 

Il processo della cianotipia nel disegno tecnico è stato prima sostituito da quello della diazo-based whiteprint, poi dalle fotocopiatrici xerografiche, mentre ora è tutto computerizzato. 

Inizialmente per realizzare le cianotipia si utilizzava la luce solare. In una giornata di sole bastava un minuto o due di esposizione, altrimenti poteva essere necessaria mezz'ora.

Si poteva vedere il formarsi del disegno. Quando tutto era a posto, si lavava via la sostanza fotosensibile avanzata e si lasciava asciugare la carta. 

Una delle foto presenti sulla versione inglese di Wikipedia mostra una donna alle prese con una macchina per il blueprint durante la prima guerra mondiale, ma non è chiaro come funzionava. 

Anche il processo del whiteprint manca di una voce nella versione italiana di Wikipedia, ed è trattato solo in una manciata di lingue.

 Wikipedia in italiano mostra la foto di un cianotipo attribuito a Herschel. Raffigura una donna elegantemente vestita che suona un'arpa. La pelle della donna è completamente scura, mentre capelli e pupille sono bianchi. 

E' un negativo? Provo ad aprirla in Paint, selezionarla, cliccare sul destro e poi su Inverti Colori. 

Il risultato che viene fori è gradevole, con la figura della donna chiara su fondo marroncino. 

Ma come ha fatto Herschel a ottenere questo risultato? Ha proiettato l'immagine sul foglio? Non so nulla di preciso sull'argomento.

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