Dunhuang
Parlando si può dire che Gutenberg è inventore della stampa, ma in realtà si tratta di un'approssimazione. Gutenberg ha inventato la tecnica tipografica moderna, basata su caratteri mobili in metallo e uso del torchio. La tecnica della stampa era già nota in precedenza, solo che si basava sull'uso di blocchi di legno intagliati. Anche l'uso dei caratteri mobili era già stato sperimentato in precedenza, ma in Estremo Oriente, e non è dimostrato che Gutenberg ne fosse a conoscenza. Tra le varie curiosità che si trovano sul web c'è anche qualche riferimento a pagine stampate nell'882 Dunhuang, in Cina, tra cui un calendario. Stiamo parlando di sei secoli prima di Gutenberg. Tuttavia gran parte della gente conosce ben poco dell'argomento.
Su Wikipedia la pagina dedicata ai "Dunhuang manuscripts" è disponibile in varie lingue, ma non in italiano. Nel titolo si parla di "manoscritti", non di documenti stampati. Tuttavia nel testo si allude a "some woodblock printed items", ossia alcuni documenti stampati con tecnica xilografica.
Gutenberg realizzava i caratteri in metallo con le singole lettere, che poi potevano essere riutilizzati, assemblandoli di volta in volta per produrre testi diversi. La xilografia invece consiste nell'incisione di testo e immagini una volta per tutte su un blocco di legno. Una volta realizzato, il testo non è più modificabile. Visto che il materiale è deperibile, può essere utilizzato solo per un numero limitato di stampe. Per produrre nuovi caratteri in metallo si possono realizzare degli appositi stampi in cui versare il metallo fuso che si solidifica all'istante. Insomma è possibile la produzione in serie. Nella xilografia invece ogni nuova tavola va incisa a mano, e l'operazione richiede più tempo.
I manoscritti di Dunhuang hanno grande valore per gli studiosi, visto che trattano religione, storia, medicina e altre materie. Le lingue usate sono soprattutto tibetano e cinese, per alcune migliaia di testi, ma sono presenti anche altre lingue, tra cui sembra anche l'ebraico.
Tutti i manoscritti sono stati digitalizzati e sono accessibili gratuitamente online, dice Wikipedia.
I documenti sono stati ritrovati all'inizio del Novecento, murati in una caverna. Non è chiaro chi li abbia murati e perché, esistono varie ipotesi.
Sul sito dell'International Dunhuang Programme si può vedere una foto dell'almanacco/calendario dell'882. E' una sottile striscia di carta, con scritte verticali in caratteri cinesi. La descrizione dice "woodblock (or clayblock?)". Evidentemente gli studiosi non sono sicuri che si tratti di xilografia, dato che il testo potrebbe essere stato realizzato usando la creta.
L'altezza del frammento è 26 centimetri, la larghezza 8.
Due lati sembrano perpendicolari, mentre gli altri due sono strappati in maniera irregolare. Evidentemente si tratta di una parte di un foglio più grande.
Da cosa si capisce che si tratta di una stampa? Non si sa.
Il British Museum invece conserva un altro documento proveniente sempre dalla caverna 17 di Dunhuang. Stavolta è chiaro che si tratta di una stampa perché troviamo lo stesso disegno di Budda ripetuto in sei file da quindici. Immagino che sia stato realizzato con una specie di timbro.
Il tutto doveva avere un significato devozionale. Mi sembra di capire che qualcuno aveva deciso di stampare un certo numero di immagini ogni mese, finanziato dai devoti, un'abitudine che oltre che in Cina sarebbe documentata anche in Giappone.
Il sito Meisterdrucke che vende stampe e riproduzioni propone l'immagine di un almanacco di Dunhuang a 108 euro, disponibile su vari materiali. In basso ci sono varie scritte in cinese, al centro c'è il disegno di una specie di sacerdote accanto ad un altare con un fedele in ginocchio, in alto si vede qualcosa che potrebbe essere la costellazione dell'Orsa Maggiore.
Stampa o manoscritto? E che cosa significa?
Boh, il sito vuole venderlo, mica spiegare cosa sia.
Molto bella la collezione di manoscritti cinesi che si vede sotto, realizzata con documenti di epoche diverse. Seguono esempi di arte cinese e poi dipinti di altri generi e altri Paesi.
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Già che ci sono cerco sul sito la parola "Gutenberg". Vengono fuori alcuni ritratti dell'inventore, monumenti e pagine della sua Bibbia.
Quello su cui mi soffermo è di un autore dal nome italiano, Alessandro Lonati. Qui si vede la pressa sullo sfondo, corde orizzontali coi fogli stesi ad asciugare, dei caratteri grandi come la testa dell'inventore, e al centro Gutenberg vestito di blu con un grembiule marrone che esamina uno dei fogli stampati.
Lo stile è un po' sempliciotto per i miei gusti. Tra i risultati simili c'è anche qualcosa di più elaborato. Ad esempio un dipinto di artista sconosciuto che mostra al centro uno strano torchio a vite, apparentemente senza il carrello per posizionarci la forma. Dietro si vede Gutenberg che esamina il foglio stampato insieme al torcoliere, vicino ad una finestra su cui si vedono edifici tra le montagne e sul cui davanzale c'è un gatto scuro.
A sinistra c'è una donna seduta su una sedia e intenta a leggere un foglio stampato, accanto ad un cane addormentato.
A destra sullo sfondo si vedono quelli che dovrebbero essere i compositori, ma le casse sono state interpretate come leggii, credo. Un ragazzo sta disponendo i fogli su un banchetto accanto alla pressa.
I tamponi per l'inchiostratura sono rappresentati di dimensioni diverse e di forma cilindrica. evidentemente il pittore non aveva idea di cosa fossero. A destra c'è qualcosa che potrebbe ricordare una cassa di caratteri, ma praticamente vuota. Il risultato mi sa che è molto inaccurato dal punto di vista storico, ma è sempre meglio di tante schifezze realizzate con l'intelligenza artificiale che i motori di ricerca hanno iniziato a proporci.
Tra i risultati simili si trova anche un'opera intitolata "Typsetters and compositors", di scuola francese, risalente all'ottocento.
Qui si vede un torchio in metallo, accanto a cui c'è un'inchiostratore col fez che sta manovrando un rullo sulla forma. Dietro di lui un tale sta facendo qualcosa di imprecisato con un foglio. A sinistra c'è un compositore, con uno strano copricapo a strisce, che attinge i caratteri dalla cassa sulla base del testo che ha davanti. Nella stanza a fianco invece si vedono due operai alle prese con la fabbricazione dei caratteri in piombo.
Saltando da un'immagine all'altra si può andare avanti per tutta la giornata. Mi soffermo su una ancora: "The third printing press in England was set up in St. Albans in 1480", scuola inglese.
Qui si vede una pressa in legno abbastanza accurata, ma con tanto di manovella per il carrello che potrebbe anche essere una invenzione successiva. A sinistra della pressa c'è il battitore coi due tamponi per l'inchiostro, dall'altro lato c'è il torcoliere, un osservatore e lo stampatore che prende il foglio appena stampato per esaminarlo. Dietro si vede il compositore con la cassa dei caratteri.
Non so fino a che punto sia accurato per l'epoca, ma almeno è più realistica di altre immagini che abbiamo visto.
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