Wired Display
I titoli degli articoli sul sito Wired sono visualizzati nel font WiredDisplay.
E' un senza grazie abbastanza pesante, caratterizzato dal brusco cambiamento di direzione di alcuni tratti che da verticali diventano improvvisamente obliqui, a volte proseguendo come parallelogrammi, come nella G o nella t. Nella A la grazia in basso a destra è a pianta triangolare. La l ha una semplice smussatura in alto a sinistra. La e, vista ingrandita è stranissima perché ha tre inktrap.
Il Wired Display è stato annunciato da Abbr.foundry a settembre su Instagram.
Vediamo che ci sono inktrap in molte delle maiuscole, o anche nel numero 4.
Da allora Abbreviated Projects ha caricato molti altri aggiornamenti sul sito, che però ne ostacola la visione ai non iscritti.
L'AI Overview di Google dice che la fonderia ha un catalogo di caratteri il cui nome contiene anche la sigla AF, e cita Mathis, Quaid e Nomadic. Lo studio usa questi font nei suoi lavori di branding e design.
Nello store sul sito ufficiale troviamo una lista più lunga. Ashbury, Milie, Napolion, Silva, Pym, Stelios, Brouthton, Weller, Brandt e Fezzik sono contrassegnati dall'etichetta "New".
La lista contiene font per tutti i gusti. Mathis è un serif, Ashbury un sans geometrico, Nomadic un sans con contrasto, Quaid un serif elegante, Napolion un sans svizzero, Silva uno slab stretto. Pym è un serif normale, Murtau uno slab geometrico. Wick è un altro serif, Geordit è qualcosa di fantascientifico. Stelios ha i tratti scampanati. Blofeld è un Bodoni display. Davian è un monospace, Fezzik è un sans strettissimo. La lista si conclude con una lunga serie di maiuscoli.
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