Aldo, Giovanni, Giacomo e i fenici

C'è un famoso sketch di Aldo, Giovanni e Giacomo in cui viene messo in scena un "corso di lingue" dal titolo "Non vedo, non sento, ma parlo". 

Durante lo spettacolo, sullo sfondo del palco viene proiettata una schermata rossastra con alcune lettere bianche dalla forma bizzarra. 

Simboli senza significato? Potrebbe essere, senonché a me sembrano familiari. 

Mi viene in mente che possono essere rune, ma non è così: alcuni tratti sono curvi, mentre le rune erano composte solo di linee rette perché dovevano essere semplici da incidere sulla pietra. 

Allora mi viene in mente che potrebbe trattarsi dell'alfabeto etrusco. Ma c'è una lettera che sembra una W, che gli etruschi non conoscevano. 

Girando un pò tra le immagini restituite da Google viene fuori il fenicio, famoso perché si tratta del più antico alfabeto conosciuto, a quanto dicono i libri di storia. 

Si trovano varie illustrazioni di questo alfabeto, non sempre coerenti tra di loro. 

Sul sito Dreamtime, che fornisce immagini di stock, se ne trova una dove ad ogni lettera fenicia viene affiancato il nome di una lettera ebraica e una possibile traslitterazione in lettere latine. 

Quella che sembrava una W viene chiamata shin e associata alla lettera s. Quella che sembrava una E ribaltata e coi tratti obliqui anziché orizzontali viene chiamata he e appunto rappresenta il suono e. Quella a forma di Y sarebbe waw e corrisponde a varie lettere, tra cui f e v. Quella a forma di cerchio attraversato da un trattino che spunta in basso sarebbe qoph, ovvero la q

Sono tutte lettere che vediamo anche nella grafica che è stata realizzata per Aldo Giovanni e Giacomo, dove però sono ruotate di 90 gradi in senso antiorario. C'è una specie di E in cui i tratti spuntano simmetricamente a destra e a sinistra, che sarebbe samech e viene associata al suono x, e una lettera a forma di X che sarebbe tau quindi t. Quella a forma di I con grazie sarebbe zayin, quindi z

Ma è attendibile il sito a cui stiamo attingendo?

Per niente. Tanto più che il titolo dell'immagine è "alfabeto fenicio di lerciume disegnato a mano di vettore". Titolo evidentemente tradotto in automatico in maniera barbara dal sito, il quale non dà la possibilità di ripristinare il titolo originale. Forse la parola "lerciume" si riferisce allo stile delle lettere disegnate a mano.

Diamo un'occhiata a Wikipedia. Secondo l'articolo italiano, l'alfabeto fenicio veniva usato da fenici e aramei intorno all'ottavo secolo avanti Cristo. Esisteva anche prima del 1050 a.C, ma in quel caso viene chiamato protocananeo. 

Wikipedia mostra una grafica in cui ogni lettera viene associata ad una lettera dell'alfabeto latino, senza la denominazione ebraica. 

Più sotto, troviamo una tabella dettagliata dove per ogni lettera è fornita l'immagine, il relativo carattere Unicode, il nome della corrispondente lettera ebraica, il significato, il valore fonetico. Dopodiché la lettera corrispondente negli alfabeti ebraico, siriaco, arabo, sudarabico, ge'ez, greco, latino e cirillico. 

In tutte queste lingue la lettera è inserita nella versione Unicode, ma non in sudarabico dov'è sotto forma di immagine. 

Il sudarabico non è più usato dall'ottavo secolo avanti Cristo, si suppone che non sia installato di default sui computer moderni. 

L'articolo di Wikipedia è solo un abbozzo, e ipotizza che l'alfabeto fenicio derivi dal protosinaitico, sviluppato nel Sinai a partire da alcuni geroglifici, con l'intermediario di Ugarit dove veniva usato un alfabeto derivato dal cuneiforme. 

La voce di Wikipedia dedicata all'alfabeto in generale è molto carente dal punto di vista della ricostruzione storica. Dice semplicemente che "il più antico alfabeto conosciuto in senso ampio è la scrittura Wadi el-Hol, che si crede una abjad. Questo, attraverso il suo successore il fenicio, è l'antenato dei moderni alfabeti, tra cui l'arabo, il greco, il latino (attraverso gli antichi alfabeti italici), il cirillico (attraverso l'alfabeto greco) e l'ebraico (attraverso l'aramaico)".

In effetti Wadi el-Hol non è un nome conosciuto al grande pubblico, e neanche al piccolo, tant'è vero che l'enciclopedia stesso evidenzia il link in rosso, segno che non c'è un articolo dedicato. 

Dice la versione inglese nell'articolo: "Nel 1999 gli egittologi americani John e Deborah Darnell hanno scoperto una prima versione [dell'alfabeto protosinaitico] nella valle Wadi el-Hol. La scrittura risaliva al 1800 avanti cristo e mostrava la prova di essere stata adattata da forme specifiche di geroglifici egiziani che potrebbero essere datate al 2000 avanti Cristo, suggerendo fortemente che il primo alfabeto possa essersi sviluppato a quel tempo". 

Le lettere che compaiono nello show di Aldo, Giovanni e Giacomo sembrano essere disegnate a mano con qualche strumento informatico. 

Unicode ha assegnato a ciascuna lettera dell'alfabeto fenicio un valore, quindi possono essere inserite in alcuni dei font normalmente in circolazione. 

Fontspace dice che in tutto i glifi del blocco fenicio sono solo 29: si tratta solo di lettere maiuscole, dato che come tutti gli antichi i fenici non conoscevano le minuscole. 

Solo 10 dei font presenti sul sito supportano questa scrittura. Alcuni sono stati disegnati a mano, altri invece rispettano le regole che stanno alla base dei senza grazie, non solo perché non ci sono grazie alle estremità delle aste, che sono un'invenzione romana, ma anche perché tutti i tratti hanno lo stesso spessore (nei serif romani la A non è simmetrica, ma ha uno dei versanti più sottile dell'altro). 

Ovviamente esiste una versione del Noto Sans dedicata alla scrittura fenicia. Le lettere non sono geometriche ma ricordano la scrittura a mano.  

A quanto pare esiste un solo altro font che supporta il fenicio su Google Fonts: il Tuffy, di Thatcher Ulrich. 

Le lettere qui hanno un aspetto molto più rigido e impacciato, con meno tratti curvi e con tratti non troppo obliqui.

Lo sfondo scelto dai tre comici mi ricorda quello che feci io per fare il meme di una streamer che aveva fatto una battuta sull'aramaico. Volevo riempire lo sfondo con le lettere dell'alfabeto aramaico sorteggiate a caso, usando uno script Python. L'impresa si rivelò più complicata del previsto: dato che ogni lettera aramaica (o fenicia) occupa più di un byte di memoria, non si può procedere con un algoritmo semplice che funzionerebbe con l'alfabeto italiano e bisogna inventare qualcosa di più laborioso. 

Non ricordo come risolsi il problema, ma oggi non ha nessuna importanza, visto che lo stesso lavoro può essere svolto immediatamente dall'intelligenza artificiale senza la necessità di nessuna conoscenza in materia. Vado su Copilot e gli chiedo: "Mi scrivi una sequenza di dieci lettere dell'alfabeto fenicio sorteggiate a caso?", e un attimo dopo ottengo la seguente lista, 𐤀 𐤇 𐤌 𐤓 𐤕 𐤃 𐤍 𐤒 𐤖 𐤈. Senza che gliel'abbia chiesto, Copilot mi fornisce anche una tabella col nome di ciascuna lettera, in ordine di apparizione... inverso. Perché inverso? Oh oh! A quanto pare la scrittura fenicia procedeva da destra a sinistra, come l'arabo e l'ebraico ancora oggi. Copilot ha tenuto conto anche di questo! 

Dice Wikipedia in inglese che la scrittura fenicia è stata la prima ad avere avuto una direzione fissa, mentre i sistemi precedenti erano multidirezionali ossia si potevano scrivere sia da destra che da sinistra, a seconda delle esigenze e del contesto.

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