La pressa di Provo, Utah
Su Youtube si possono trovare vari documentari che raccontano la storia della stampa, realizzati da persone che non fanno parte di istituzioni riconosciute e che non necessariamente escludono l'uso di intelligenza artificiale per produrre i loro contenuti. E sappiamo che l'intelligenza artificiale può inventare delle falsità, e le inventa sicuramente quando le si chiede di generare delle immagini.
Ho trovato un filmato fatto con vere immagini di repertorio, caricato da See U In History / Mythology. In effetti in quella iniziale si vede una pressa da stampa che non sembra essere del tutto accurata: manca la barra da tirare, e il timpano si apre dalla parte sbagliata. Forse solo una soluzione artistica per poter riprendere la scena nel suo complesso.
Mike Soha fa di meglio. Prima di tutto compare lui stesso nel filmato, e questo rassicura sul fatto che una persona in carne ed ossa si è occupata di organizzare le informazioni raccolte. E poi usa immagini di una vera riproduzione della pressa di Gutenberg, funzionante.
Sebbene l'intelligenza artificiale mi abbia raccontato che la pressa di Gutenberg o alcune sue parti si trovano nel museo di Magonza, la realtà è che della pressa di Gutenberg non è sopravvissuto assolutamente niente. Non solo l'oggetto è completamente scomparso, dato che era di legno, materiale deperibile, ma non ne esistono neanche i progetti o una qualche illustrazione precisa. Tuttavia molti artigiani in giro per il mondo ne hanno fabbricato delle repliche basandosi sulle più antiche stampe con illustrazioni riguardanti le tipografie. Dato che erano passati pochi anni dall'invenzione, i torchi che si vedono in quelle immagini non dovevano essere troppo dissimili da quello messo a punto da Gutenberg.
Prima di Gutenberg per stampare qualcosa con tecniche xilografiche bisognava strofinare con cura il retro del foglio appoggiato su una tavola di legno con la forma in rilievo del disegno o della scritta da stampare. Questo richiedeva tempo e attenzione, e rovinava qualunque stampa potesse essere stata fatta su quella facciata del foglio.
Gutenberg intuì che bisognava ideare uno strumento in grado di imprimere istantaneamente la giusta pressione su tutta la superficie del foglio contemporaneamente. Prese ispirazione dai torchi che si usavano per pigiare l'uva, ma aggiungendo qualche accorgimento. Mentre pigiando l'uva non ha nessuna importanza se il piano ruota insieme alla vite sovrastante, nella stampa un qualunque movimento rotatorio potrebbe sbaffare l'inchiostro sul foglio e pregiudicare il risultato. Bisognava quindi inventare un modo per evitare il piano ruotasse insieme alla vite.
Nella riproduzione del torchio di Gutenberg che vediamo nel filmato si può vedere chiaramente come questo obiettivo è stato ottenuto. La vite mossa dalla leva preme su un cilindro che si assottiglia verso il basso, toccando il piano con una punta arrotondata, in maniera tale da ridurre al minimo l'attrito. Inoltre ci sono quattro tiranti che dagli angoli del piano lo tengono in posizione, fissandolo a una struttura soprastante che poggia sui due pilastri laterali.
Soha usa le immagini solo per illustrare i concetti generici di cui sta parlando. Ma dove si trova questo torchio e chi lo ha realizzato?
L'intelligenza artificiale qualcosa di buono lo fa: permette di effettuare la ricerca per immagini. Mando un fotogramma in cui si vede un dettaglio di questa pressa a Google Images, e arrivo istantaneamente al video in questione, caricato nel gennaio 2017 da Messages Of Christ. Un semplice video di un paio di minuti in cui si vede un anziano tipografo che manovra la pressa. Buon montaggio, musica suggestiva in sottofondo.
E una didascalia che dice che quel torchio si trova al Crandall Printing Museum di Provo, Utah.
Già che ci siamo, utilizzo Google Images anche per trovare quell'immagine con cui si apriva il primo video che ho visto. A quanto pare è un quadro di metà del secolo diciannovesimo, realizzato da un certo Corneille Seghers, disponibile in vendita sul sito Meisterdrucke e caricato anche su siti di immagini stock e su Wikimedia.
Tra l'altro, è stata usata anche da Wired per illustrare un articolo del 2020 che annunciava che il sito del Progetto Gutenberg sarebbe stato inaccessibile al pubblico italiano per una diatriba riguardante i diritti d'autore di alcune delle opere pubblicate.
Tornando a Youtube, mi è caduto lo sguardo sull'elenco dei video consigliati. Uno si intitola "Come Gutenberg fondò i caratteri mobili". Mi basta vedere l'anteprima per deprimermi. E' chiaro che si tratta di un video che parla della "fusione" dei caratteri mobili, non della "fondazione". Youtube l'ha tradotto in automatico senza che glielo avessi chiesto, e ha fatto la stessa cosa anche per l'audio del filmato. Il risultato è orribile!
Inizia così: "...Riscaldato fino a seicento gradi. Ora, quando lo prendo con un mestolo e lo metto lì, lo sollevo in questo modo. Ciò crea una forza verso il basso che aiuta a spingere il metallo nello stampo. Questo movimento si chiamava lancio per la faccia ed è molto importante".
Lancio per la faccia?!?
"Ora possiamo immediatamente rompere la colata legata a mano ... Ora posso romperlo da lì, lasciando lo stampo sopra. E rompiamo lo stampo".
"Ed ecco il nostro pezzo di nastro finito", dice il malcapitato protagonista del filmato. In lingua originale diceva "piece of type", non "tape". Stava parlando di caratteri tipografici, non di nastro.
I sottotitoli eseguono la traduzione con un algoritmo diverso, per cui in sovrimpressione appare scritto "piece of time", un pezzo di tempo. Boh...
Chi è che ha deciso che la traduzione automatica dell'audio deve essere il default per gli utenti? Nessuno gli ha detto che i risultati sono disastrosi, specie per argomenti specialistici dove la traduzione di alcuni termini non è immediata?
Immagino un ragazzo che non parla inglese e non conosce l'argomento e riceve informazioni sbagliate e frasi senza senso. Per ora è possibile ripristinare l'audio automatico del video. Ma non c'è un pulsante che mi permette di ripristinare il titolo originale.
Del resto anche quando mi capitano delle pagine di Reddit senza essere loggato il contenuto è automaticamente in lingua italiana. Inizio a leggere tranquillamente, poi mi accorgo che certe frasi non hanno senso e capisco che originariamente doveva essere in un'altra lingua. Cerco intorno, e non trovo nella pagina un pulsante che permetta di tornare alla lingua originale.
Possibile che col tempo i risultati dell'intelligenza artificiale miglioreranno, ma anche così non si potrà mai essere sicuri che una persona abbia detto la cosa che le viene attribuita, se ogni messaggio può essere ritoccato a piacimento dalla piattaforma. In caso contrario, ci si augura che le piattaforme facciano marcia indietro e lascino almeno libertà di scelta della lingua. Se non capisco quello che si dice, devo essere io a decidere di provare con la traduzione automatica, non che me la proponi di default pur sapendo che è inefficiente!
L'uomo che fonde i caratteri in questo ultimo filmato ha una faccia fin troppo conosciuta: compare in alcuni dei video più consigliati da Youtube a chi si interessa di questo argomento. In un altro filmato lo si vede alle prese con una riproduzione della pressa di Gutenberg, e guarda guarda, si tratta sempre dell'esemplare che si trova al museo Crandall.
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