Gutenberg su Youtube, gli esseri umani e lo slop

Quando ho aperto questo blog internet era ancora un posto gestito dagli esseri umani, quindi ho potuto trovare parecchia documentazione attendibile. Che c'è ancora, chiaro, ma non si sa fino a quando potrà essere trovata. Stanno arrivando ondate di slop, la brodaglia prodotta dall'intelligenza artificiale. Non sono riuscito a contare quanti short sono stati caricati solo nell'ultimo mese su Youtube sull'argomento "Gutenberg", sembra un pozzo senza fondo. Sequenze di immagini insensate, con una poltiglia di parole che a prima vista potrebbero essere scambiate per informazioni, ma sono come orologi fermi: se ci azzeccano è per pura coincidenza. 

I primi risultati che vengono proposti da Youtube a chi cerca Gutenberg sono comunque filmati realizzati da esseri umani, anche se il primo mi preoccupa un po', perché mostra in anteprima un'immagine realizzata con l'IA in cui un signore con barba, baffi, camicia, panciotto e gilet sta vicino a una macchina insensata e guarda sorridente un foglio di stampato in caratteri moderni mentre... sorseggia una birra!

Che c'entra la birra con Gutenberg? Boh, forse perché era tedesco...

A parte che il nome è scritto "Gutemberg" con la m, l'autore è un essere umano, dice di chiamarsi Antonio Berlingieri, legge il testo con la sua voce e coi suoi difetti di pronuncia, mostra immagini che sembrano originali, hanno un significato. 

Sui contenuti c'è un po' da discutere: prima l'autore dice che Gutenberg ha prodotto 290 tipi di carattere, poi che per la sua Bibbia ha ideato 2 tipi di carattere stile gotico.

Chi non sa di cosa si tratta rimane un po' confuso. Il numero 290 si riferisce alle matrici realizzate, o ai "glifi" volendo usare un termine più informatico. E' il numero di minuscole, maiuscole, segni di interpunzione, legature, abbreviazioni, lettere con diacritici e varianti. 

Il numero 2 invece è completamente campato in aria: a quanto ne so sulla Bibbia di Gutenberg venne usato un solo font in un solo stile e in una sola dimensione, anche se il testo è diviso in due colonne e in alcune pagine compaiono due colori. 

Il malinteso nasce dal significato indeterminato della parola "tipo" che come la stessa parola "carattere" può avere significati diversi a seconda del contesto. "Times New Roman" e "Calibri" sono due caratteri, ma anche una A maiuscola e una virgola sono due caratteri. 

Al giorno d'oggi quando si parla di un "tipo di carattere" ci si riferisce di solito a un "font" o a una famiglia di font più che al singolo glifo. 

Il video ha ottenuto 69 mila visualizzazioni in quattro anni. 


Anche il secondo video risale a quattro anni fa, ma si è fermato a 1287 visualizzazioni. 

Caricato da Brabanzio - Un Canale Inutile. L'autore è umano, e compare in video mentre pontifica. Il titolo è "Johannes Gutenberg - Storia di un truffatore". La prospettiva è abbastanza antipatica perché rovescia completamente l'atteggiamento con cui ci si avvicina all'inventore tedesco. Dato che tutto ciò che conosciamo di lui si deve ai verbali dei processi che lo riguardarono, e che venne coinvolto in parecchie cause legali per questioni di soldi, Brabanzio ne conclude che Gutenberg non doveva essere molto affidabile. Prendeva dei soldi per sviluppare i suoi progetti, ma quando si trattava di restituirli ecco che si trovava in difficoltà e lasciava i creditori a bocca asciutta. 

Tutto il contrario della favoletta che compare nella puntata del cartone animato francese C'Erano Una Volta Gli Scopritori dedicata alla tipografia, dove Fust e Schoeffer sono interpretati dai cattivi di tutte le puntate e ispirano diffidenza fin dalla prima inquadratura. 

L'interpretazione che Gutenberg fosse un truffatore è un po' unilaterale. Vero che il socio gli fece causa per questioni di soldi, ma la cosa che ha sempre lasciato perplessi è che l'abbia fatto poco prima della vendita delle Bibbie che avrebbe potuto portare incassi consistenti. Sono circolate varie ipotesi nel corso della storia, tra cui quella che Gutenberg puntasse su un metodo sbagliato e troppo laborioso, per cui Fust aveva deciso di estrometterlo premiando invece Schoeffer, che poi divenne suo genero. 

Brabanzio racconta che Gutenberg si era "impegnato a spremere all'osso i pellegrini", "come una vera Vanna Marchi quattrocentesca". 

In pratica aveva chiesto un finanziamento per fabbricare specchietti che sarebbero dovuti essere acquistati dalle persone durante un pellegrinaggio a Magonza. Scoppiò la peste, non ci fu nessun pellegrinaggio, gli specchietti rimasero invenduti e non ci furono guadagni. 

Non proprio il tipo di "truffa" che viene in mente leggendo il titolo del video.

 

Il primo short che Youtube propone è quello di RiassuntoMan: "La verità sconvolgente sulla Bibbia di Gutenberg". Che non è nulla di sconvolgente: semplicemente è risaputo che nel nono secolo in Cina i buddisti stampavano con la tecnica della xilografia, dove tutto il testo della pagina era ottenuto incidendo una tavoletta di legno. 

Nulla a che vedere con i caratteri mobili e con il torchio tipografico, e nulla di particolarmente rivoluzionario visto che si è saputo dell'esistenza di quest'opera solo all'inizio del ventesimo secolo. 

In questo short c'è solo una vaghissima frase e una stupida animazione di Gutenberg che viene preso a cazzotti. 


Dice qualcosa di più approfondito un tale, apparentemente umano, che ha registrato un video per TikTok caricato come short su Youtube sul canale Cenaluca. 

Purtroppo non possiamo fidarci ciecamente di questo tiktoker: a suo dire il primo libro è il Sutra del Diamante, "un manoscritto cinese trovato nel 1970 in una cava in Cina". 

Tre errori in una sola frase: se fosse un manoscritto non sarebbe un libro stampato; non è stato trovato nel 1970 ma nel 1907; non era in una cava ma in una grotta, ossia una stanzetta scavata nella roccia all'interno di una cappella buddista. 


Torniamo ai video interi: qualche posizione più in basso troviamo il canale Storia E Mitologia Illustrate che ha caricato un filmato di cinque minuti in cui almeno vengono usate immagini che sembrano reali, ma pure senza approfondire troppo: "Tra il 1300 e il 1400 si sviluppò una forma rudimentale di stampa: utilizzavano lettere o immagini ritagliate da blocchi di legno". Ritagliate? Erano semmai blocchi di legno intagliati, che non è proprio la stessa cosa. Ma non sembra che qui si dia molta importanza al significato letterale delle parole. 



L'ordine dei video proposti da Youtube cambia ad ogni ricerca: avevo trovato un canale che aveva si era appropriato del bel documentario di Perspective che pure compare tra i risultati, e un altro documentario che fissava l'invenzione della litografia a prima di Gutenberg, ma ora che ho ripetuto la ricerca non sono più al top. 


Per trovare lo slop invece bisogna impostare il filtro ai caricamenti nell'ultimo mese. C'è un mare di brodaglia che sembra proseguire all'infinito. Inizio a vedere i primi filmati ma dopo un po' iniziano a darmi la nausea. Dopo un altro po' mi dà la nausea solo vedere l'anteprima. Basta quella per capire cosa ci sarà nel video: frasi fatte, possibilmente insignificanti, e immagini senza senso. 


Ma per fortuna qualche essere umano c'è ancora: mi permetto di segnalare un video caricato dal canale All In One tre settimane fa. Gli iscritti sono 1600, le visualizzazioni purtroppo solo 67 finora.

Lo youtuber ci dice che quando i testi erano in forma di rotolo, per trovare un passo specifico "te rombevi le palle". E ammette tranquillamente che il metodo della stampa esisteva già in precedenza, ma era usato solo "per il mondo del fashion". Nessun allarmismo.  

"Pensate quanta fatica e quanto tempo per intagliare sul legno tutte le lettere anche di una sola pagina, operazione che sì veniva eseguita, ma poi ti suicidavi". 

Il personaggio è umano, è simpatico, e soprattutto mentre parla compaiono in video i veri filmati delle operazioni di cui sta parlando, dall'incisione dei punzoni alla fusione dei caratteri alla composizione tipografica all'uso del torchio. 

Dopo i titoli di coda compare anche una precisazione, o meglio un'integrazione che riguarda i precursori della stampa tipografica che vissero in Oriente. Tra le altre cose si dice che mentre in Cina i primi caratteri mobili erano in porcellana prima che in legno, furono i coreani a inventare i primi caratteri mobili in metallo: non usarono il piombo come in Europa, bensì il rame. 


Un altro essere umano legge in video una lettera satirica Elon Musk per contestare l'apertura di Grokpedia. L'autore della lettera sarebbe Gutenberg, che dice all'imprenditore sudafricano che lui aveva inventato la stampa proprio per evitare gli errori dei copisti. 


Da qui in poi la lista dei video caricati su Youtube nell'ultimo mese è composta solo di slop. Avevo preso qualche appunto e collezionato qualche link per spiegare cosa non andava, ma dopo un po' qualunque cosa ha perso il senso. E' come provare a convincere le nuvole che la loro forma non è razionale e cambia senza motivo. Fatica sprecata. Parlando di intelligenza artificiale si chiama "allucinazione" una informazione inventata, che non trova riscontro da nessuna parte. Ma guardando questi short in sequenza ci si rende conto che è tutta un'allucinazione. Ci sono uomini barbuti che muovono le mani su un tavolo da lavoro senza fare niente di preciso, che armeggiano con un punteruolo per mano nella speranza di incidere qualcosa, oppure scrivono con due penne sui fogli che escono da macchine in metallo ottocentesche con due tubi da stufa montati sopra...

A volte l'intero filmato è composto da immagini fisse, a volte da immagini animate con l'IA, a volte mischia immagini vere e immagini inventate. Ed è questo che dà la nausea, perché alla fine non sai più cosa è vero e cosa è falso, e se mentre il narratore dice qualcosa di giusto viene inquadrato qualcosa di insensato, nello stesso momento pensi sia "è vero" che "è falso". 

Alcuni filmati hanno un tono narrativo, altri invece usano un tono complottista: musica ansiogena in sottofondo, gente incappucciata e teorie campate in aria. Ne trovo uno che si intitola "Lo stampatore della via della seta che precedette Gutenberg". Si parla del Sutra del Diamante? Macché! Si dice che cento anni prima di Gutenberg qualcuno aveva messo a punto una macchina con gli ingranaggi, e che le corporazioni hanno messo tutto a tacere per proteggere il monopolio dei manoscritti reali. In quale Stato? Non si sa. 


I giornali hanno scritto che Youtube sta cercando di porre un freno a quei canali che pubblicano numerose copie della stessa storia riscritta sempre in modi diversi dall'IA e illustrate con immagini in stili sempre nuovi, dal manga al realismo ai pupazzetti Lego. Per ora mi pare che la piattaforma li abbia solo demonetizzati per scoraggiare gli autori, ma non rimossi o vietati. E' qualcosa che sta arrivando come un'ondata travolgente, nemmeno a Google sanno di preciso come dovrebbero comportarsi perché mai prima era successo che qualcuno avesse l'idea di inondare il web di contenuti vuoti e insignificanti. Gli utenti che hanno imparato qualcosa prima si rendono conto che tutto ciò non è normale, ma i ragazzini che si affacciano al mondo oggi come fanno a sapere quanto è mostruoso tutto ciò? Come faranno a riconoscere un vero torchio e un vero incisore in mezzo a una montagna di immagini spazzatura?

Circolano varie ipotesi su quale sia il motivo per cui qualcuno stia producendo slop in grande quantità. C'è chi ha pensato che potrebbe esserci dietro qualcosa di losco per attirare le persone in qualche truffa. Chi pensa che è un sofisticato piano satanico o militare per rimbambire la popolazione mondiale. Più banalmente, potrebbe essere qualche semplice utente senza capacità che usa l'IA per guadagnare qualche soldo, finché il video è monetizzato. Oppure possono esserci istituti statistici che provano a raccontare la stessa storia in tutti gli stili possibili per raccogliere dati su quali sono quelli che ottengono più visualizzazioni e condivisioni e mettere a punto campagne mirate o stilare rapporti da vendere alle agenzie di comunicazione. In ogni caso tutto ciò mi mette molto a disagio. 

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