Not Text
Su Google Fonts ci sono 12 dingbats, anche se di solito nessuno ci fa caso.
La lista può essere vista attivando l'opzione Not Text nella categoria Appearance del filtro, quella che contiene altre opzioni come Art Nouveau, Medieval, Pixel, Tuscan, Techno, Blakletter eccetera.
Il primo della lista oggi è il Noto Sans Symbols, messo a punto da Google. Nell'anteprima vengono mostrati: una tazza di caffè, simboli religiosi, il mare, la montagna, la nave, lo sci, il pattinaggio e la pallacanestro, e poi qualcosa che ha a che vedere col riciclaggio, i generi, la farmacia e lettere dell'alfabeto inserite in un quadrato, nere o bianche.
Al secondo posto c'è il Noto Music: tutti i simboli necessari a impaginare uno spartito musicale. Ovviamente non ha senso usare un font del genere in un editor di testi, c'è bisogno di un software apposito per mettere le note sulla riga giusta del pentagramma.
Poi troviamo il Noto Sans Symbols 2. Il mondo, forbici, matite, di nuovo attività ricreative, la montagna, il campeggio, il golf, la moto, le maschere greche di tragedia e commedia, il joypad, omini in posizioni varie, frecce in varie direzioni, i numeri di un display a 7 segmenti.
Troviamo poi il Libre Barcode 39 Extended che serve per fare i codici a barre.
Più sotto c'è il Linefont, che serve per creare una riga zigzagante ad ampiezza fissa ma con frequenza variabile. Chi lo usa? Non ne ho idea.
Il successivo è lo Wavefont, che mostra un grafico tipo istogramma che mi ricorda il display di qualche stereo.
Troviamo poi lo Yarndings 20 Charted seguito dallo Yarning 12 Charted. Sembrerebbero schemi per il ricamo, con una griglia sottostante per semplificare. Gli stessi disegni sono disponibili anche in una versione non Charted, ossia senza griglia.
La lista si chiude con Noto Color Emoji e Noto Emoji. Come dice il nome, si tratta di emoji disponibili sia nella versione a colori che in quella in bianco e nero.
Noto è un progetto portato avanti da Google per supportare qualunque carattere di qualunque forma di scrittura al mondo. Quando un computer non ha in memoria la forma di un particolare glifo, lo sostituisce con un rettangolino vuoto che viene chiamato tofu, in gergo. Noto è diminutivo di no tofu. Grazie a questo progetto è possibile visualizzare qualunque forma di scrittura al mondo, esistente o esistita, inclusi i geroglifici e i caratteri cuneiformi.
Infatti sulla piattaforma è disponibile un'intera sezione dedicata ai caratteri della famiglia Noto.
Al momento sono 212. La lista si apre con la versione giapponese, siriaca, osage e coreana.
Agli ultimi posti troviamo Kharoshthi, Myanmar e Lycian, ma anche le emoji.
Di default la lista è organizzata per Trending. Se la organizziamo per popolarità, al primo posto troviamo il giapponese, seguito dalla versione base del Noto Sans, da coreano, cinese tradizionale, la versione serif latina e le emoji colorate, il giapponese in versione serif, cinese semplificato, telugu, arabo, tailandese, arabo kufi e coreano serif.
Poi c'è la versione display dell'alfabeto latino, il cinese tradizionale in versione serif, il sans di Hong Kong e il cinese semplificato Serif.
Devanagari, monospace sans, arabo Naskh, tamil, bengali serif e sans, ebraico.
Agli ultimi posti troviamo Mende Kikakui, Masaram Gondi, Kharoshthi e per finire Lycian.
Il Lycian dalla forma delle lettere mi ricorda il fenicio, quindi immagino sia qualcosa di mediterraneo in uso tanto tempo fa. Gli altri tre sono così poco usati che non ho idea di quale sia la parte del mondo da cui provengono.
In gran parte del pianeta oggi si usa l'alfabeto latino, che si è diffuso prima in tutta Europa grazie all'impero romano e non solo, e poi negli altri continenti grazie al colonialismo, nord e sud America, Oceania.
Ora grazie all'informatica ha fatto breccia anche altrove.
L'Africa non aveva in gran parte una tradizione scritta propria, quindi si è appoggiata all'alfabeto latino o anche all'arabo, ma nel corso dei secoli ha sviluppato qualche forma di scrittura propria.
L'Asia invece ha una tradizione antichissima. La Cina ha un sistema di scrittura basato ancora sugli ideogrammi e le sillabe, che per tradizione non viene abbandonato a vantaggio di sistemi più pratici e più facili da imparare. In India ci sono varie forme di scrittura diverse, così come in tutta la parte meridionale del continente, a est delle zone in cui si è diffusa la scrittura araba.
L'asia settentrionale invece è zona russa, per cui si usa il cirillico, che deriva dalla stessa radice degli alfabeti latino e greco.




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